Ingegneria - Ingegno vs. Metodo

Published on 2019/06/28 | Tags: engineering,, science,, method,, essays.


Da ingegnere, nel leggere il Discorso sul metodo di Descartes, sono rimasto colpito dalla contrapposizione che l’autore fa tra ingegno e metodo. In particolare, mi pongo due domande:

  1. Quale dei due concetti appartiene di più alla figura dell’ingegnere?
  2. Qual è il limite di un metodo senza ingegno?

Il termine “ingegnere” è etimologicamente collegato al termine “ingegno”—nella doppia valenza di “ingegno mentale” (cioè la capacità di ingegnarsi) e di “macchina ingegnosa” (frutto dell’ingegno). Tuttavia l’approccio ingegneristico è costruito pesantemente su un metodo di stampo scientifico che dovrebbe portare ad affrontare i problemi in modo sistematico (anche, metodico) e fondato—un metodo che potremmo dire cartesiano. Il fatto è che gli ingegneri per definizione sono chiamati a risolvere problemi complessi del mondo reale. Sappiamo anche che la sfida della complessità mette un po’ in crisi il riduzionismo cartesiano. Questa necessità di andare “oltre al metodo”, di impiegare l’ingegno per trovare soluzioni accettabili a problemi complessi, ottimizzando costi e benefici (trade-off), fa parte integrante del ruolo dell’ingegnere. Ma si potrebbe dire che questa posizione dell’ingegno rientra nel quadro dettato da un metodo che porta ad essere consapevoli del metodo stesso e dei propri limiti—id est, un’applicazione metodica dell’ingegno.

Ma il metodo ha bisogno d’ingegno? Dapprima verrebbe da rispondere no, per il semplice fatto che un metodo, in quanto successione di passaggi, potrebbe essere semplicemente imparato e replicato, come una ricetta. Ma questo sarebbe vero solo se il contesto fornisse sempre gli stessi input e in modo assolutamente preciso. Infatti, l’ingegno sembra utile al metodo almeno in 3 momenti:

  1. Ideazione del metodo
  2. Applicazione del metodo
  3. Valutazione (e ristrutturazione) del metodo

Quindi l’ingegno avrebbe un ruolo sia metodologico sia esecutivo (purtroppo c’è il mondo, che è una sorgente di incertezza e quindi complessità non indifferente).

Quindi Descartes fondamentalmente fa il finto umile quando si taccia di scarso ingegno. Oppure eccelleva in un tipo di ingegno (al meta-livello) che non riconosceva in quanto tale.

Ora mi verrebbe da domandare se l’ingegno non sia in realtà una complessa gerarchia di metodi…

Note a seguito di discussioni